IN-FORMAZIONE MAGAZINE
IL MOMENTO DELL'INTERVISTA A MARIA ANTONIETTA |
Anche
il mondo del sociale per far fronte alle tante cause a cui è chiamato per dare
risposta necessita di una crescente formazione generale. Non basta più ormai
dedicare soltanto del tempo a delle “giuste cause”, ma è ormai necessaria una
crescente preparazione su più fronti e che va ben oltre gli schemi didattici e
nozionistici imparati pedissequamente sui banchi di scuola. Le sfide
dell’associazionismo moderno vanno infatti affrontate tenendo conto non solo
della complessità del sistema legislativo, degli aspetti normativi e fiscali,
delle sempre scarse risorse economiche a disposizione di tali organizzazioni,
ma anche considerando che qualsiasi attività venga affrontata prevede nella
maggior parte dei casi l’interazione con persone disagiate, a cui è importante
trasmettere dapprima un sorriso sincero e accogliente e successivamente un
senso di sicurezza e protezione. Non a caso l’ascolto, l’empatia, la parola di
conforto nei momenti di maggiore amarezza sono aspetti imprescindibili anche e
soprattutto nella vita del volontario. Fortunatamente ora come ora la
formazione specifica delle “giovani leve” offre loro importanti opportunità per
cercare di metterle in pratica. Ne abbiamo parlato con Maria Antonietta,
ragazza originaria della provincia di Reggio Calabria e giunta a Ferrara
seguendo il servizio civile proposto dal progetto Garanzia Giovane e riservato
a ragazzi dai 18 ai 29 anni inoccupati –ovvero né studenti né lavoratori.
Maria Antonietta, ci puoi
raccontare come sei arrivata a Ferrara attraverso il progetto?
“Lo
scorso anno ad aprile sono venuta a conoscenza di questo progetto e appena
hanno aperto i bandi mi sono iscritta. Visto che nella mia regione non sono
stata chiamata, come tanti altri ragazzi ho deciso di provare ad iscrivermi in
una regione del nord: l’Emilia Romagna. Ho così scelto Ferrara, che è anche la
città dove vive il mio ragazzo. Ho potuto scegliere tra quattro progetti uno
più interessante e stimolante dell’altro… Poi da ottobre a fine marzo non ho
saputo più nulla, stavo quasi per iscrivermi ad un corso di formazione per
diventare una specialista web quando inaspettatamente un mercoledì mattina mi è
arrivata a telefonata da Informagiovani che mi chiedeva se ero ancora
interessata a partecipare al servizio civile. Ho naturalmente risposto di si e
nel giro di una altro paio di giorni ho iniziato il mio servizio.”
In quale ambito svolgi il tuo
servizio civile?
“L’ente che mi
ospita si occupa di violenza sulle donne, il titolo del progetto che ho scelto
si chiama <<percorsi di attività e autonomia femminile>>”
Nello specifico quale è il tuo ruolo?
“Il mio ruolo è di
instaurare un primo contatto con le donne in difficoltà e che decidono di
rivolgersi a noi. Tante sono le tipologie e le storie di violenza che sentiamo.
Noi, come progetto, ci occupiamo prevalentemente di quella domestica”.
In Garanzia Giovane viene riservato molto spazio
alla formazione. Ci puoi brevemente spiegare in cosa consiste?
“Il mio ente ha
previsto 80 ore di formazione specifica nell’arco di 3 mesi e 45 ore di
formazione generale riconducibile al progetto Garanzia Giovane”
FERRARA CON I SUOI TANTI EVENTI SA ESSERE UNA CITTA' ACCOGLIENTE TUTTO L'ANNO ANCHE PER CHI VIENE DA MOLTO LONTANO PER MOTIVI DI STUDIO O LAVORO |
“La formazione
generale raggruppa tutti i ragazzi assegnati ai diversi enti, mentre quella
specifica mira prevalentemente a darci strumenti atti a svolgere al meglio la
nostra attività.”
Spiegaci meglio la formazione generale…
Nelle nove
giornate in cui si è svolto questo percorso i nostri formatori ci hanno
introdotto i molteplici aspetti inerenti l’assistenza sociale in generale come
il legislativo e la cittadinanza attiva e senza mai dimenticare e il servizio
civile.
Cosa ti è rimasto di questa esperienza formativa?
“E’ stata una
bella formazione poiché ogni partecipante del nostro gruppo faceva ogni
settimana il resoconto della propria esperienza di servizio civile. A livello
didattico si sono toccati molti temi interessanti e che personalmente non avevo
mai approfondito, come quello della nascita del servizio civile, o quello delle
differenze tra associazioni no profit e cooperative. Una delle lezioni a cui ho
partecipato attivamente è stata quella in tribunale. Abbiamo capito che è
difficile parlare concretamente di diritti umani, della loro importanza e della
loro valenza. Sicuramente questo percorso è stato importante anche a livello
personale in quanto credo fortemente che ogni persona che si ha la fortuna di
incontrare lascia sempre un po di se e prende un po’ di noi! GRAZIE A TUTTI”
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