giovedì 2 luglio 2015

GARANZIA GIOVANE E'... intervista ad una ragazza del servizio civile

IN-FORMAZIONE MAGAZINE
IL MOMENTO DELL'INTERVISTA A MARIA ANTONIETTA
Anche il mondo del sociale per far fronte alle tante cause a cui è chiamato per dare risposta necessita di una crescente formazione generale. Non basta più ormai dedicare soltanto del tempo a delle “giuste cause”, ma è ormai necessaria una crescente preparazione su più fronti e che va ben oltre gli schemi didattici e nozionistici imparati pedissequamente sui banchi di scuola. Le sfide dell’associazionismo moderno vanno infatti affrontate tenendo conto non solo della complessità del sistema legislativo, degli aspetti normativi e fiscali, delle sempre scarse risorse economiche a disposizione di tali organizzazioni, ma anche considerando che qualsiasi attività venga affrontata prevede nella maggior parte dei casi l’interazione con persone disagiate, a cui è importante trasmettere dapprima un sorriso sincero e accogliente e successivamente un senso di sicurezza e protezione. Non a caso l’ascolto, l’empatia, la parola di conforto nei momenti di maggiore amarezza sono aspetti imprescindibili anche e soprattutto nella vita del volontario. Fortunatamente ora come ora la formazione specifica delle “giovani leve” offre loro importanti opportunità per cercare di metterle in pratica. Ne abbiamo parlato con Maria Antonietta, ragazza originaria della provincia di Reggio Calabria e giunta a Ferrara seguendo il servizio civile proposto dal progetto Garanzia Giovane e riservato a ragazzi dai 18 ai 29 anni inoccupati –ovvero né studenti né lavoratori.
Maria Antonietta, ci puoi raccontare come sei arrivata a Ferrara attraverso il progetto?
“Lo scorso anno ad aprile sono venuta a conoscenza di questo progetto e appena hanno aperto i bandi mi sono iscritta. Visto che nella mia regione non sono stata chiamata, come tanti altri ragazzi ho deciso di provare ad iscrivermi in una regione del nord: l’Emilia Romagna. Ho così scelto Ferrara, che è anche la città dove vive il mio ragazzo. Ho potuto scegliere tra quattro progetti uno più interessante e stimolante dell’altro… Poi da ottobre a fine marzo non ho saputo più nulla, stavo quasi per iscrivermi ad un corso di formazione per diventare una specialista web quando inaspettatamente un mercoledì mattina mi è arrivata a telefonata da Informagiovani che mi chiedeva se ero ancora interessata a partecipare al servizio civile. Ho naturalmente risposto di si e nel giro di una altro paio di giorni ho iniziato il mio servizio.”
In quale ambito svolgi il tuo servizio civile?
“L’ente che mi ospita si occupa di violenza sulle donne, il titolo del progetto che ho scelto si chiama <<percorsi di attività e autonomia femminile>>”
Nello specifico quale è il tuo ruolo?

“Il mio ruolo è di instaurare un primo contatto con le donne in difficoltà e che decidono di rivolgersi a noi. Tante sono le tipologie e le storie di violenza che sentiamo. Noi, come progetto, ci occupiamo prevalentemente di quella domestica”.
In Garanzia Giovane viene riservato molto spazio alla formazione. Ci puoi brevemente spiegare in cosa consiste?
“Il mio ente ha previsto 80 ore di formazione specifica nell’arco di 3 mesi e 45 ore di formazione generale riconducibile al progetto Garanzia Giovane”
FERRARA CON I SUOI TANTI EVENTI SA ESSERE UNA CITTA' ACCOGLIENTE TUTTO L'ANNO
ANCHE PER CHI VIENE DA MOLTO LONTANO PER MOTIVI DI STUDIO O LAVORO
Qual è la differenza tra queste due tipologie di formazione?
“La formazione generale raggruppa tutti i ragazzi assegnati ai diversi enti, mentre quella specifica mira prevalentemente a darci strumenti atti a svolgere al meglio la nostra attività.”
Spiegaci meglio la formazione generale…
Nelle nove giornate in cui si è svolto questo percorso i nostri formatori ci hanno introdotto i molteplici aspetti inerenti l’assistenza sociale in generale come il legislativo e la cittadinanza attiva e senza mai dimenticare e il servizio civile.
Cosa ti è rimasto di questa esperienza formativa?
“E’ stata una bella formazione poiché ogni partecipante del nostro gruppo faceva ogni settimana il resoconto della propria esperienza di servizio civile. A livello didattico si sono toccati molti temi interessanti e che personalmente non avevo mai approfondito, come quello della nascita del servizio civile, o quello delle differenze tra associazioni no profit e cooperative. Una delle lezioni a cui ho partecipato attivamente è stata quella in tribunale. Abbiamo capito che è difficile parlare concretamente di diritti umani, della loro importanza e della loro valenza. Sicuramente questo percorso è stato importante anche a livello personale in quanto credo fortemente che ogni persona che si ha la fortuna di incontrare lascia sempre un po di se e prende un po’ di noi! GRAZIE A TUTTI”


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